Olio Extra Vergine di Oliva

Ciao amici del blog!

Questo articolo lo dedico a quello che per me è un’eccellenza tutta italiana: l’olio extra vergine di oliva.
Un prodotto straordinario, in grado di cambiare il suo profumo e il suo sapore in base alla diversa varietà delle olive e alle caratteristiche del suolo e dell’ambiente in cui vengono coltivate.

Quello che fin’ora mi ha letteralmente conquistata è stato l’olio biologico siciliano dei fratelli Accardo acquistato nel negozio di Monica B.Bio https://it-it.facebook.com/Bbiogrisignano/
Dalla passione di Antonino, Pietro e Federico nasce l’Azienda Agricola Accardo che coltiva la varietà di olive nocellara, biancolilla e cerasuola nel territorio della Valle del Belice, Camporeale (PA).
Nella loro tenuta è presente un piccolo frantoio dotato di un impianto a ciclo continuo con estrazione a freddo (temperatura inferiore a 27°) che permette di lavorare le olive subito dopo l’attenta raccolta manuale.
In questo modo vengono mantenute inalterate tutte le proprietà organolettiche e i valori nutritivi dell’olio.

Inutile dirvi che dopo aver provato la bottiglia da 750 ml, ho acquistato la latta da 5 litri.

 

L’olio extra vergine di oliva e l’olio di oliva non sono uguali!

Infatti, la differenza sta nel processo di produzione e nell’acidità:

→ Olio E.V.O.: viene ottenuto mediante procedimenti meccanici e deve avere un grado di acidità < 0,8% (0,8g per 100g)
→ Olio d’Oliva: è una miscela di oli di oliva che hanno subito un processo di raffinazione (per eliminare difetti chimici e organolettici) e oli ottenuti direttamente dalle olive.  Deve avere un’acidità non superiore all’1% (1g per 100g)

Nel 2016 e 2017 il Ministero della Salute ha pubblicato gli esiti dell’attività di controllo svolte sull’olio d’oliva e le principali irregolarità riscontrate sono state:
Oli classificati extravergini di oliva, talora anche biologici e 100% italiani, ottenuti per miscelazione con oli lampanti e deodorati
Olio falsamente venduto come Made in Italy (in realtà spagnolo e/o greco)

 

Come riconoscere un buon olio extra-vergine?

1) Etichetta chiara e leggibile che specifica la provenienza delle olive (meglio se italiane) e il luogo di produzione dell’olio;

2) La bottiglia deve essere scura per evitare l’ossidazione e l’irrancidimento (se comprate le latte, meglio travasare l’olio in bottiglie di vetro scure per conservarlo al meglio);

3) La spremitura a freddo e la certificazione biologica mantengono inalterate tutte le sue proprietà organolettiche;

4) Il prezzo: attenzione se troppo basso! Tenete conto che la produzione è lunga ed onerosa!

5) Meglio scegliere un olio locale o comunque artigianale, prodotto da un’azienda agricola o da un frantoio!

 

L’olio extravergine d’oliva è un ottimo alimento/alleato nella nostra dieta!
Tra le sue caratteristiche troviamo:
 la vitamina E (antiossidante)
 gli acidi grassi (linoleico e linolenico) che tengono a bada il colesterolo cattivo
 l’alta digeribilità

QUANTO SE NE PUÒ CONSUMARE?
Essendo ricco di grassi (anche se buoni) ovviamente non ne possiamo abusare.
La Fondazione Umberto Veronesi parla di 3 cucchiai al giorno, ma in situazioni particolari è sempre meglio rivolgersi a un medico e/o un bravo nutrizionista.

L’ideale sarebbe utilizzarlo a crudo in quanto mantiene inalterate le sue proprietà, ma si rivela ottimo anche per cucinare il cibo.
Grazie, infatti, all’alta percentuale di acido oleico è stabile ad alte temperature ed ha un elevato punto di fumo.

SAI CHE COS’È IL PUNTO DI FUMO?
È la temperatura alla quale un grasso alimentare inizia a decomporsi e quindi rilasciare sostanze (anche) tossiche per il nostro organismo!

Fonti:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_dettaglioPNI_1949_allegati_allegati_itemName_1_allegato.pdf

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_dettaglioPNI_1538_allegati_allegati_itemName_2_allegato.pdf